Il blog Mobilturi

Lontano eppure molto vicino

Una cucina poetica, dove vibra positività e armonia, e dove si respira un’aura magica.

LA COMPOSIZIONE GIUSTA DELLA ZONA GIORNO E PRANZO È QUELLA “SARTORIALE” CHE ADATTA I VARI ELEMENTI ALLO STILE DELLA STANZA E ALLE ABITUDINI DI CHI LA ABITA.
Nel giro di una decina d’anni la tassonomia dell’interior designer si è notevolmente diversificata, dando vita a una serie di categorie e di sottocategorie che non erano immaginabili quando, nei grandi atlanti dell’arredamento, si poteva ricondurre ogni ambiente a una scelta tra quattro o cinque stili di riferimento, che andavano dal Barocco a un generico “moderno”.

Oggi il ruolo dell’interior designer è di conoscere i diversi stili, di saper personalizzare gli ambienti senza turbare la sostanza architettonica e di suscitare l’emozione in chi la vive, rispecchiando il suo ego.

EGO è non a caso l’evoluzione dello stato d’animo di chi la vive.

Ispirata alla Madre Terra, combina la semplicità del design al mood di un paesaggio mediterraneo e del cielo, per creare effetti e scenari sempre nuovi.

La sua composizione è essenzialmente geometrica, per questo risulta molto flessibile e comoda sia per ambienti liberi che per spazi ridotti con un certo ordine da preservare.

“La casa è la nursery dell’infinito”
WILLIAMELLERY CHANNING

EGO non sacrifica l’originalità: le sue mensole bianche a giorno permettono un ventaglio di alternative infinite per arredare. Oggetti vintage per chi ama lo stile classico, pezzi di design d’autore per chi si definisce minimalista. Anche libri di ricette da collezione o ricordi di viaggi in terre lontane possono riprendere la trama contemporanea della narrazione del sé.

EGO va completata con rivestimenti capaci di incontrare i gusti più raffinati e accontentare chi desidera vedere, anche nella semplicità di una piastrella, una piccola opera d’arte. Lastre in gres con fibra di vetro stampate in altissima definizione o carte da parati dalla profonda matericità e dal design elegante.

Il sistema di luci da abbinare deve essere elegante, ma leggero, che sappia esaltare i chiaroscuri. Via libera a piantane con luce regolabile di ultima generazione o a pezzi recuperati dal sapore artigianale, ma senza strafare. Il top bianco è minimalista e pulito, con uno spessore sottile particolarmente adatto alle situazioni più minimali.

Quando pensi all’ambiente cucina, di solito immagini moduli continui a forma di parallelepipedo, insieme ad un paio di colonne attrezzate e un tavolo centrale. Sei certo che questa sia l’unica configurazione possibile?

EGO è in grado di rivoluzionare gli stereotipi, proponendo un design asimmetrico con nuovi e accattivanti criteri estetici. Per te che lo sai notare, lo charme è nei dettagli.
Intere pareti di libri, oppure ambienti ibridi che mixano parti a giorno con elementi contenitori, soluzioni home office e video, giochi di pieni e vuoti, elementi a terra o sospesi rendono dinamiche e funzionali le composizioni.

Tocco chic:
Il bianco è un colore fondamentale. È bene però tenere presente che non esiste un solo bianco. La scelta della tonalità deve essere effettuata con molta cura: bianchi troppo freddi o troppo caldi possono banalizzare lo stile; bianchi con sfumature di colore circoscrivono la libertà d’uso delle tinte per i complementi di arredo e limitano la possibilità di personalizzazione.

Meglio ridurre i decori e usare tinte che si richiamano reciprocamente in questa cucina con volumi semplici e composizioni leggere. Scegli le tinte chiare, capaci di sottolineare i volumi lineari e ben proporzionati. L’ideale è giocare con colori a tutto campo per evitare oggetti caratterizzati da più tinte. La policromia è ammessa per alcune parti, come ad esempio un tappeto o un sofa, in un numero limitato di elementi e solo in forme geometriche.

La composizione giusta della zona giorno e pranzo è quella “sartoriale” che adatta i vari elementi allo stile della stanza e alle abitudini di chi la abita.